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Italian translation

COMUNICATO STAMPA DEL WMG
PR 13/08
12 Gennaio 2009
GLI SCIENZIATI RIPORTANO IN VITA UN GUERRIERO DIPINTO VECCHIO DI 2000 ANNI
Gli scienziati del WMG dell’Università di Warwick, in collabotrazione con l’Università di Southampton e l’Herculaneum Conservation Project (HCP), stanno riportando alla sua gloria originaria una statua dipinta di 2000 anni fa.
La statua romana è stata ritrovata dall’Herculaneum Conservation Project fra le antiche rovine di Ercolano, una città preservata dalla stessa eruzione che seppellì Pompei nel 79 d.C. Si pensa che la statua rappresenti un guerriero Amazzone ferito, completo di capelli e occhi dipinti preservati dalle ceneri che seppellirono la città. Gli archeologi dell’Università di Southampton e l’Herculaneum Conservation Project hanno contattato il WMG a seguito della fama acquisita dal Gruppo in tree tecnologie chiave, quali la scansione laser ad alta risoluzione, la prototipazione rapida e la grafica computerizzata ultra-realistica.
I ricercatori del WMG dell’Università di Warwick, Southampton and Herculaneum sono attualmente alle prese con la scansione, modellazione e ricostruzione digitale della statua dell’amazzone.
Il dott. Mark Williams, leader nelle misurazioni laser al WMG, ha portato il proprio team di ricercatori e le proprie attrezzature sul sito. Ha dichiarato: “La statua è una scoperta incredibile. Sebbene la sua sola età la renda di immenso valore, essa è unica poichè ha conservato l’originale superfice dipinta, preservata sotto i materiali vulcanici che hanno sepolto Ercolano.”
Il dott. Williams ha utilizzato attrezzature all’avanguardia per misurare accuratamente (entro 0.05 millimetri) ogni superfice del busto e ha tradotto le informazioni in un modello computerizzato. Il dott. Greg Gibbons, anch’egli del WMG, ha poi utilizzato il sistema di prototipazione rapida per creare un modello fisico della testa che mostra anche i più piccoli dettagli.
Ulteriori rilevamenti sono stati effettuati in loco dagli esperti in calcolo archeologico di Southampton, guidati dal dott. Graeme Earl. Essi hanno utilizzato una nuova forma di fotografia che ha fornito una registrazione estremamente dettagliata della trama e del colore delle superfici dipinte. Il Dott. Earl ha detto: “L’uso di tecnologie all’avanguardia è essenziale per la catalogazione del patrimonio culturale, poichè così tanto rimane inesplorato o troppo fragile per essere esaminato. Il nostro lavoro a Southampton cerca di colmare il divario tra calcolo e archeologia applicando il meglio che i colleghi ingegneri hanno da offrire allo studio di artefatti unici del nostro passato.”
Il team di Southampton sta digitalmente rimodellando e ridipingendo la scultura. Essi utilizzano tecniche derivate dall’industria cinematografica per ricreare le originali superfici scolpite e dipinte.
Nella fase finale il prof. Alan Chalmers, capo del team di visualizzazione del WMG ed esperto in grafica ultrarealistica, applicherà al modello computerizzato delle tecniche che permetteranno di riprodurre esattamente la luce e le condizioni ambientali in cui la statua dipinta sarebbe stata originariamente creata e messa in mostra. La visualizzazione offrirà agli archeologi una visione, altrimenti impossibile, di come la statua originale sarebbe potuta apparire nel proprio contesto, e consentirà loro di avanzare ipotesi alternative.
Il prof. Chalmers ha dichiarato: “Il nostro lavoro verrà usato per fini didattici e di ricerca per dare alla gente una nuova prospettiva sulla progettazione della statua, per fornire dati ai curatori, e per comprendere come poteva essere apprezzata oltre 2000 anni fa.”
Note per gli editori:
  • Il WMG, un dipartimento accademico dell’Università di Warwick, fornisce soluzioni innovative per l’industria e supporta alcuni dei più avanzati progetti di ricerca, sviluppo e formazione nel mondo www.wmg.warwick.ac.uk
  • L’Herculaneum Conservation Project è un’iniziativa del Packard Humanities Institute in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e la British School di Roma, e ha lavorato sull’antica città Romana di Ercolano dal 2001. Il suo scopo principale è di offrire supporto alle autorità per la tutela del patrimonio artistico ed archeologico, di salvaguardare e conservare, di valorizzare, e di promuovere la conoscenza, la comprensione e l’apprezzamento pubblico per l’antico sito di Ercolano e per i suoi artefatti. Ulteriori informazioni sono disponibili contattando hcp@herculaneum.org
  • L’Archaeological Computing Research Group dell’Università di Southampton è da venti anni leader nell’applicazione di tecniche di rilevamento e informatiche allo studio di dati archologici. Per ulteriori dettagli consultare il sito: http://www.southampton.ac.uk/archaeology/research/centres_acrg.html
Immagini e video su www.wmg.warwick.ac.uk
Per informazioni per i media si prega di contattare Zoë Howard allo +44 7824 540845 o Peter Dunn allo + 44 7767 655860.